Tutta colpa dei pantacollant

Mettiamo le carte in tavola:

sono sentimentalmente e a fasi alterne più o meno felicemente impegnatissimo  da parecchio tempo con C.
Ci siamo conosciuti giovani, siamo cresciuti insieme, e siamo ancora qua; negli ultimi tempi la nostra storia ha avuto una fase di down, colpa mia, anzi no, colpa dei pantacollant. No, non i pantacollant di C., i pantacollant di R., mia collega. Adesso già mi immagino le facce delle lettrici (se mai ce ne saranno in questa landa desolata) che riflettono i loro pensieri in cui leggo frasi costruite intorno a termini tipo "porco" "bastardo", e intanto immagino le facce dei lettori (...se mai ce ne saranno etc.etc...) che dicono "trombala". Ma in realtà, il problema è molto più complesso: la R. in questione, non è particolarmente bella, non è particolarmente intelligente, non la pensa come me su quasi niente, è più grande di me (parecchio), ed è particolarmente impegnata e pure fedele. Eppure quando indossa il vestitino corto, la cintura, e quei maledetti pantacollant che lasciano poco all'immaginazione, non posso fare a meno di pensare che sia la donna della mia vita.

Conclusione:
in un maschio di homo sapiens sapiens, quando il sangue in circolazione si concentra nella zona del corpo situata sopra gli arti inferiori e sotto il ventre, il cervello degrada al livello di homo insipiens.